Sei alle prime esperienze nelle corde e vuoi esplorare in modo consapevole, evitando il più possibile brutte esperienze? Ecco qualche piccolo consiglio pensato per chi comincia!
Rifletti sulla tua intenzione
Conoscendo la tua intenzione, è più facile capire cosa desideri e cosa non vuoi, e anche con chi sei compatibile.
Se ancora non hai le idee chiare, non avere fretta di buttarti: osserva. Informati, guarda foto, video; partecipa alle rope jam e agli eventi, osserva dal vivo una sessione di corde e cerca di prestare attenzione a cosa ti fa stare bene. Non solo per quanto riguarda la sessione di corde, ma anche: che tipo di comunicazione e di interazione desideri? Cosa ti emoziona? Cosa ti eccita?
Rallenta!
Prima di aumentare l’intensità, impara come reagisce il tuo corpo nelle legature più semplici.
Ragiona su qual è la tua zona di comfort (ossia il livello di intensità che sei abbastanza sicurə di poter reggere) e comunica i tuoi limiti di conseguenza. Ad esempio, prima di una sessione con una persona con cui non hai mai legato potresti proporre i seguenti elementi: durata breve, 10-15 minuti; corde a terra, niente sospensioni; parti del corpo: non il collo; poche corde, niente bavagli né bendature.
Andare piano è sempre una buona idea. Puoi far corde di nuovo con una determinata persona, ma non è più difficile cancellare un’esperienza che ha superato i tuoi limiti. Dopo la sessione, prenditi del tempo, anche alcuni giorni. Sentirai come reagiscono il corpo e la mente, quali emozioni emergono dopo. Aumenta l’intensità progressivamente, aggiungendo una sola nuova “sfida” per volta.
Coltiva la tua presente
Impara fin dall’inizio a essere presente a ciò che accade. Non parlo, ovviamente, di prendere il controllo della sessione. Ti invito piuttosto a esprimere ciò che senti, ciò che accade dentro di te, tanto a livello fisico quanto a livello emotivo.
Sviluppa un modo di esprimerti che ti venga naturale, per mantenere il contatto e far sapere ciò che provi alla persona rigger. Puoi usare la voce, il respiro, i gemiti, i movimenti… sono anche segnali che permettono a chi ti lega di capire quando ti stai avvicinando al limite. In generale, se non sei presente, rischi che la persona con cui giochi faccia troppo, o troppo poco.
Stai nel tuo corpo
Ci sono molti motivi per cui vale la pena essere presentɜ durante una sessione di corde: per percepire il nostro piacere, per sentire chi ci lega, per comunicare, e anche prenderci cura della nostra sicurezza.
Imparare a riconoscere i segnali del nostro corpo e sapere come reagisce alle corde ci permette di valutare quanto un sintomo sia urgente, e cosa sia pericoloso e cosa no.
Sii paziente
Se anche chi ti lega è all’inizio del suo percorso, avrà bisogno del tuo sostegno e della tua pazienza mentre impara. Sbagliare, fare gesti impacciati, tentennare… fa tutto parte del processo di apprendimento. Sii paziente con te stessə e con la persona rigger. La comprensione e l’intimità nelle corde non nascono dall’oggi al domani. È qualcosa che cresce nel tempo, mostrandoci per ciò che davvero siamo e ci sosteniamo a vicenda.
Concentrati sul tuo ruolo
Se sei una persona bottom, focalizza l’attenzione sull’essere legatə. Anche se ti piace switchare, non cercare di mescolare i due ruoli durante la sessione. Resta concentratə su ciò che provi, non analizzare nodi e frizioni, cerca di non dare consigli. In altre parole: stai nel tuo!
Non sottovalutare l’effetto delle corde
Dopo una lezione o una sessione prenditi del tempo per riposare. Potresti sentirti stancə e appesantitə, oppure euforicə, leggerə, su di giri. È molto importante avere cura di te stessə e dell’altrə dopo le corde, anche quando non sono particolarmente intense. A volte non notiamo subito gli effetti di una sessione, ma li percepiamo dopo. Questo vale in modo particolare per chi si fa legare.
Meglio prendersi del tempo per riposare, accogliere le sensazioni che emergono e darsi il tempo di processare, per esempio prima di guidare o di prendere i mezzi pubblici.
Ricorda: le corde possono essere molto potenti.
Goditi il tuo viaggio nelle corde e prenditi cura di te!
articolo originariamente apparso sul blog di Natasha NawaTaNeko il 6 gennaio 2024,
traduzione di Celia Pru
«Fa’ tutto il possibile per assicurarti di vivere soltanto ciò che davvero desideri. È importante. Perché tu sei importante. Il tempo è un confine prezioso: spetta a te decidere quanto te ne serve per ascoltarti ed entrare in contatto con ciò che senti davvero. Se una persona non rispetta i nostri tempi, come possiamo fidarci del fatto che rispetterà gli altri limiti durante una sessione?»
da Stare nelle corde, pagina 30


